
Un anno di letture fantastiche!
Grazie al gruppo Goodreads Colosseum. Sfide all'ultima pagina, quest'anno ho partecipato a una sfida che prevedeva un anno intero di letture di genere fantastico e varie sottosfide, fra cui una meravigliosa Escape Room letteraria!
Al termine chi vuole può partecipare a un giochino finale: utilizzare tutti i titoli dei libri letti nell'anno per scrivere un racconto, naturalmente di genere fantastico. Ecco qui di seguito il mio! (I titoli utilizzati sono link attivi alla recensione del libro su Goodreads).
Rosemary's baby.
Mi portavo dietro quel nomignolo fin dalla notte dei tempi, al Laboratorio. Avevo cominciato a frequentarlo quando ancora trotterellavo su gambette incerte, nascondendomi negli angoli perché nessuno mi notasse. Quando perfino mia madre, che è piuttosto minuta, ancora torreggiava su di me. Nella sua veste professionale era un'estranea in camice bianco, dall'espressione seria, piuttosto diversa da quella che conoscevo e amavo. Lei mi portava con sé, non poteva fare altrimenti. E allora per tutti ero Rosemary's baby. Avevo imparato presto a rendermi invisibile, a confondermi con lo sfondo. A volte m'infilavo dietro i carelli pieni di strumenti affilati; m'immergevo nella luce blu diffusa dagli schermi delle sale settorie e davo vita a un oscuro scrutare. Oscuro perché a malapena capivo cosa stesse accadendo, quale verità venisse ricercata fra i lunghi corridoi, nelle stanze asettiche del sotterraneo.
All'esterno, agli occhi del mondo, il complesso non era altro che una fattoria come tante, anche se cadente, trascurata, come riemersa dalle nebbie del tempo. Un'ambientazione da gotico rurale; con la sua meridiana, i tetti un tempo rossi e ora di un colore smorto, grigiastro, a causa delle erbe secche annidate fra le tegole, e gli animali d'aspetto stento. Tranne i maiali. Per i maiali c'era sempre da mangiare in abbondanza.
Mia madre ed io ci andavamo solo in estate. «È cominciata! L'estate dei fantasmi!» diceva lei ogni volta, per sdrammatizzare. Riusciva a scherzarci su. Capii tardi che fantasmi non era la parola giusta. Che, se è vero che ognuno di noi coltiva nel profondo la metà oscura di se stesso, nel caso di mia madre quella metà aveva da tempo mangiato l'altra, la parte buona, utilizzando agenti perversi: curiosità intellettuale, ambizione, brama di potere sulla vita e…
Non riesco a scriverlo, a mettere nero su bianco l'abominio cui assistetti mio malgrado. Eppure il ricordo di quel giorno è ancora limpido.
La donna in nero era la vedova di uno dei ricercatori coinvolti. Un medico anziano e affidabile, che evidentemente si era avvicinato più di quanto pensasse allo scopo ultimo di quella orrenda ricerca. Quando la moglie arrivò al Laboratorio era deceduta da poche ore e ancora in gramaglie; più adatta agli ambienti in superficie che alle stanze di grigio acciaio del sotterraneo. Il becchino l'aveva trovata riversa sulla tomba ancora fresca del marito e aveva pensato a un pietoso caso di crepacuore.
Fu portata in fretta e furia nella Sala 1, quella in cui preferivo nascondermi, e spogliata senza pietà. Ricordo il suo corpo cereo, esposto alle luci feroci del tavolo da dissezione, pronto per veder violate le proprie viscere.
I patologi intorno sussurravano a mezza voce parole per me incomprensibili: microbioma, contaminazione, replicazione incontrollata.
Mia madre fu avvertita, prima di cominciare, ma ignorò l'urlo del suo incredulo, orripilato collega: «Si è mossa, l'ho visto! Per l'amor di Dio, non l'aprite! Non aprite quella morta!».
Accadde in un attimo: il bisturi prese a tracciare l'incisione, veloce e preciso, e gli occhi della donna si spalancarono, la sua mano afferrò il polso di mia madre, la sua voce – se solo potessi dimenticarla! – si fece strada nell'incredulo stupore dei presenti: «Come osi, mortale, danneggiare il mio corpo? Tu, che conosci solo questo mondo! Tu, che mi hai impedito di restare nell'altro!».
Un grazie ad Ajeje, che ogni anno tiene le fila di questa ricca sfida, ideandola e guidandola.
Se volete leggere un altro racconto di questo tipo, ben più complesso, della fortissima lettrice Hypatia, date un'occhiata alla discussione del gruppo a pag. 27, esattamente qui (messaggio 1349):
https://www.goodreads.com/topic/show/22480045-un-anno-fantastico-edizione-2023-2024?page=27